venerdì 29 ottobre 2010

Asta pubblica per la cessione delle farmacie comunali

Al via l’asta pubblica per la vendita delle farmacie comunali di Quartu Sant’Elena. Dopo la decisione del Consiglio comunale, che il 5 ottobre scorso aveva deliberato la cessione dei presidi sanitari di via Nenni e via Settembrini, l’amministrazione ha definito i dettagli del procedimento di cessione, la stima del valore e i termini di presentazione delle offerte.
Il prezzo di vendita a base d’asta, stabilito con perizie giurate di stima, è di 2.500.000,00  euro per la farmacia di via Nenni, e di 2.550.000,00 euro per la farmacia di via Settembrini. La valutazione di quest’ultima è stata fatta tenendo conto che sarà trasferita nei locali di proprietà comunale realizzati in via San Benedetto. Quindi, godrà, all’interno della stessa circoscrizione farmaceutica, di una posizione sicuramente migliorativa in termini di accessibilità oltre che operare in locali di nuova costruzione.
Il termine per la presentazione delle offerte scadrà alle 12.00 di giovedì 18 novembre, mentre l’asta pubblica si terrà il giorno successivo, venerdì 19 novembre, alle 9.00, nella sala giunta del palazzo comunale, in via Eligio Porcu.
Tutta la documentazione può essere richiesta al Settore Sviluppo Locale e Programmazione strategica del Comune di Quartu Sant’Elena, 7° piano, oppure può essere scaricata dal sito internet del comune www.comune.quartusantelena.ca.it nell’apposita sezione “Bandi e Gare”. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al responsabile del procedimento: dr.ssa Carmen Atzori (tel. 07086012210, fax 07086012336, e-mail c.atzori@comune.quartusantelena.ca.it)  
«Con l’alienazione delle farmacie – spiega il sindaco Mauro Contini –, il Consiglio comunale ha indicato un percorso necessario per acquisire risorse economiche in una fase di grave difficoltà per l’amministrazione comunale, ulteriormente aggravata dai recenti tagli ai trasferimenti dello Stato. Già dal prossimo anno la nostra disponibilità finanziaria sarà ridotta di circa due milioni di euro.
«Ci sono poi ragioni – prosegue il sindaco – di ordine organizzativo legate alla necessità di garantire standard qualitativi elevati in un settore fondamentale come la salute del cittadino. Sono convinto che le farmacie potranno essere gestite dai privati con sicuri benefici per l’utenza, con una valorizzazione delle attività e con una maggiore efficienza rispetto a quella che attualmente può garantire un’amministrazione pubblica a causa dei diversi vincoli di legge che ne condizionano le attività. Lo stesso legislatore ha attributo un carattere residuale alle gestioni in economia da parte degli enti locali».

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