venerdì 17 giugno 2011

Patto di Stabilità: «Abbiamo compiuto un passo avanti, ma resta ancora molto da fare»

«Quello che come Comune chiedevamo al Governo nazionale era semplicemente di allentare i vincoli che rischiavano di soffocare gli enti locali, specie i comuni medio-piccoli. Finalmente, anche se con ritardo, abbiamo compiuto un passo avanti rispetto a una situazione che causa gravissime difficoltà agli enti locali. È però evidente che c’è ancora molto da fare».
Questo il commento del sindaco Mauro Contini relativamente alla pubblicazione, a fine mese scorso, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che stabilisce misure correttive al Patto di stabilità. Il decreto, così come a suo tempo concordato con l’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), fissa ora obiettivi di bilancio più sostenibili. Ma, spiega il sindaco di Quartu, benché positiva e attesa, questa modifica non è sufficiente: «In particolare, un tema da affrontare è il modo in cui gli sforzi richiesti dal Patto di Stabilità si debbano ripartire fra tutti i comparti dello Stato. Il rischio è che siano proprio i comuni, anche quelli più “virtuosi”, a dover rinunciare a un’aliquota considerevole di investimenti in un momento in cui sono invece chiamati a offrire sempre più servizi e sostegno sociale ai cittadini in condizioni di difficoltà».
«Allo stesso modo – aggiunge Contini – occorre anche rivedere la disciplina sanzionatoria per gli enti che non rispettano il Patto di stabilità, in modo da estendere anche ai Comuni il sistema sanzionatorio delle Regioni». Attualmente, infatti, la riduzione delle risorse per gli Enti che hanno sforato il patto di stabilità può comportare l’azzeramento dei trasferimenti anche per diversi anni, portando così i comuni a una condizione di dissesto.

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