martedì 4 gennaio 2011

Sacchetti biodegradabili: Al via una campagna dell’Amministrazione comunale

Una campagna di sensibilizzazione e informazione a supporto delle attività commerciali chiamate a rispettare il divieto di utilizzo e distribuzione dei sacchetti di plastica. A cui si aggiunge l’obiettivo di ottimizzare e migliorare il processo della raccolta differenziata della frazione organica.
Nei giorni scorsi, l’Amministrazione comunale di Quartu Sant’Elena (Assessorato alle Politiche Ambientali) ha inviato ai titolari degli esercizi di vendita di beni di consumo della città una nota informativa sui requisiti tecnici che devono avere borse della spesa usa e getta, dopo l’entrata in vigore il 1° gennaio scorso del divieto dell’uso della plastica.
La nota dell’assessorato, oltre a presentare una relazione su riferimenti normativi (norma UNI EN 13432:2002) e caratteristiche tecniche di biodegradabilità e compostabilità, include un elenco delle principali aziende nazionali produttrici di materie certificate, sacchetti per la raccolta differenziata e borse per la spesa. 
«L’obiettivo – spiega l’assessore all’Ambiente Fortunato Di Cesare – è quello di fornire informazioni utili a tutti coloro che sono interessati direttamente dal divieto, come i rivenditori e i consumatori, grazie a un elenco di aziende e ditte produttrici di sacchetti da imballaggio biodegradabili. E’ sicuramente un importante punto di partenza e di riferimento per fornire a rivenditori e consumatori un sistema di riconoscimento basato su un marchio, su criteri e su informazioni visibili e riconoscibili».
Ai rivenditori viene anche chiesto di apporre negli spazi di vendita dei sacchetti e nei punti di distribuzione delle borse per la spesa un cartello informativo che contiene le diciture sull’utilizzabilità per la raccolta differenziata della frazione organica, con i riferimenti normativi.
«Si tratta di un obiettivo importante – conclude Di Cesare –. Sacchetti diversi da quelli indicati dalla normativa, se acquistati e usati per la raccolta differenziata potrebbero dare luogo a problemi durante le operazioni di conferimento nell’impianto di compostaggio, col rischio di una mancata accettazione della frazione organica e un conseguente aggravio  dei costi».

Nessun commento:

Posta un commento