sabato 21 maggio 2011

Primo via libera dalla Regione al progetto di Housing sociale Quartu al secondo posto nella graduatoria regionale delle proposte ammissibili

Primo via libera della Regione alla proposta presentata dal Comune di Quartu Sant’Elena nell’ambito del programma di housing sociale. Il programma integrato, sviluppato con la partnership di Area (Agenzia regionale per l’edilizia abitativa) e alcuni soggetti privati, si è classificata al secondo posto nella graduatoria dei progetti ritenuti ammissibili in vista della costituzione del Fondo immobiliare regionale.
L’housing sociale è un modello di operazione immobiliare attraverso il quale viene creato un fondo a partecipazione pubblica e privata e vengono incoraggiati gli accordi tra impresa e Enti locali, che mettono a disposizione aree e incentivi. Tra gli obiettivi, oltre alla riqualificazione urbana, la realizzazione di una quota di abitazioni a canone moderato.
La proposta del Comune di Quartu interessa le aree di Su Idanu, delle Fornaci Picci e delle Fornaci Maxia e prevede la realizzazione complessiva di 55 mila metri cubi di residenze, 60 mila di servizi generali e 27 mila di servizi pubblici.
L’obiettivo è la realizzazione di 216 unità abitative dai 45 ai 105 metri quadri calpestabili. Il 26 per cento delle abitazioni è destinato al mercato, mentre il 74 per cento a canone sociale. Complessivamente il valore di questa operazione immobiliare si aggira attorno ai 64 milioni di euro.
«Si tratta sicuramente di un grande riconoscimento – spiega il sindaco Mauro Contini – della serietà e della competenza con cui vengono affrontate questioni di primaria importanza per la collettività. Predisporre il procedimento di housing sociale ha richiesto un iter di eccezionale complessità che ha impegnato gli uffici dell’Amministrazione e, in particolare modo, il settore Pianificazione, che ringrazio per il grande lavoro svolto e i risultati ottenuti. Ricordo che la nostra proposta è stata rafforzata con l’accordo di programma siglato a gennaio da Comune, Area  e soggetti privati. Un elemento che ha arricchito le prospettive del progetto, ampliando gli interventi di edilizia abitativa e di recupero del patrimonio dismesso. 
«E’ un riconoscimento – prosegue l’assessore all’Urbanistica Francesco Caput – di grande importanza soprattutto perché premia l’impostazione innovativa che abbiamo voluto dare alla proposta, andando oltre le finalità previste dalla normativa. Non solo realizzeremo unità abitative, buona parte a canone sociale, ma riqualificheremo due compendi di primaria importanza per la città come le Fornaci Picci e le Fornaci Maxia, grazie all’intesa con i partner del programma».

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